i sogni mi mangiano piano piano ogni risveglio,
aprire gli occhi è come morire e già saperlo,

il cervello ricrea baci,abbracci.
ma momenti magici evaporano alla realtà dei fatti


ho più versi in rima che successi,
affetti persi, sentimenti spesi,ricordi troppo densi,
sabbie mobili, affondo in questo sporco gioco,

loro immobili polipi ridono mentre affogo

fino in fondo mi hai negato il diritto alla scelta,

come hai negato a te stessa un briciolo di coscienza,
l'amore non è una scienza, (no!)
ma è l'antitesi dell'egoismo all'ennesima potenza


pazienza devo fare senza, non guardo indietro,
a stento, mi riprendo dal vento della contingenza

dipendenza da chi ti abbraccia nel letto,
e in un momento ti guarda in faccia e preme il grilletto


Rit.
sogni neri di ieri di veri mostri,
occhi bagnati perché insaguinati quando sogno i morti,

pensieri distorti, colpi forti, solo vuoti,
a tempo con il tempo che nè cancella i volti


avevo un vuoto che non colmavo,
non calmavo il pensiero che un'illusione mi avrebbe provocato,
un incubo così pauroso, non mi sono ancora risvegliato,

nessuno mi ha affiancato, la solitudine è una piaga che il mondo mi ha provocato

era un sogno denso ,

e la vita mi ha nascosto il dolore in un'amore intenso,
un peso da quando sono nato che mi ha lacerato,
ha lasciato ferite aperte, il sangue non è ancora coagulato


per questo dolore che non mi spiegavo,
ma mamma lo diceva che papà non ci sarebbe stato,

mi aveva detto che sé n'era andato,
a fare la spesa ma non sapeva se sarebbe tornato


è una resa parziale,
perché c'è una parte di me che ancora si ostina a lottare,
stecche nei denti, il mondo è un piatto caldo, ma sono arrivato in ritardo

e gioia amore speranza me gli hanno serviti freddi

Rit.