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TESUAN & FRESHBEAT lyrics : "L'uomo dal cuore a metà"

Domani giurami che lasci perdere le cause perse la fame di chi ha fame delle fiamme che dan nausee le pause che senti-
sono silenzi dati in dono per sedare i tuoi lamenti stanchi perchè fanno turni in 24 ore vinti dallo stallo del malumore-
speravi nel ritorno dell'infanzia poi tornano soltanto i giorni della speranza falsa-

la vita è una puttana ma si vende bene regala braccialetti che in realtà sono catene contiene parole sparse e l'insieme diviene ma se le vene mandano l'aria nel sangue si fotte tutto nel nome del male e del bene che è il seme-
di una generazione zeta di cui la macchia resta il fatto che l'odio pesa-
tu sai benissimo che puoi parlarmi e far tardi fantasticare sul bello di non portarmi-

con te se ti dovessi trovare nel limbo ma se ti chiedo di te-
non mi rispondi si o no-
i nostri demoni non sappiamo chi siano ma dubiti le sere in cui ti esamini-

poi nel sonno parli sempre ma dimentichi di ridere è un sogno farsi confidenze timide-
le tue labbra sanno di canzoni belle però effimere ma belle quanto basta per volere un poco viverle-
tutto il silenzio del mondo ti bussa alla porta in attesa di chi gli aprirà-

tu puoi sbarrare le porte o gridare più forte il problema è che lui arriva oltre-
ed ogni suono ti lascia da solo è la fine dell' uomo dal cuore a metà-
voltarsi adesso non serve è una vita che preme e che prende tu non decidi niente

spesso dormi male-
lasci le pagine del tuo giornale a bagnarsi sotto una pioggia di regresso-
nel senso che a tornare pensi spesso e nessuno ti consiglia e ci guadagnano le pare-

è una notte fonda e insonne-
pensi a quante donne ti hanno detto il contrario di quello che per te credevi fosse giusto-
quando cambierai-

non cambiare mai-
tu che invece lo volevi e lo cercavi scavi in animi cavi da cui cavi solo cavi che conducono lontano dai sentimenti umani-
ma se ti metti in mani che non conosci rischi-

senti menti un attimo e dimmi quanto disti-
che al più presto ti raggiungo ci separa un battito-
l'occhio vede e il cuore duole-

Dio sotto il sole non cede siede con le mani giunte-
e forse lui è il primo che non crede in se stesso il dio progresso lo ha ridotto alla paralisi ora è in !@#^isi depresso e parla di insuccessi a cui potrebbe rimediare ma non vuole-noi facciamo leva su noi e su noi soli-
sui poi mettiamo pietre con sopra i suoi nomi-

poi nel sonno parli sempre ma dimentichi di ridere è un sogno farsi confidenze timide-
le tue labbra sanno di canzoni belle però effimere ma belle quanto basta per volere un poco viverle-
tutto il silenzio del mondo ti bussa alla porta in attesa di chi gli aprirà-

tu puoi sbarrare le porte o gridare più forte il problema è che lui arriva oltre-
ed ogni suono ti lascia da solo è la fine dell' uomo dal cuore a metà-
voltarsi adesso non serve è una vita che preme e che prende tu non decidi niente

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