Ogni distrazione macchia con l'inchiostro ogni sua pagina
che straccia dal quaderno, una ferita non si margina
Accetta la sconfitta, non si arrende però s'incita

Non ce l'ha col mondo aspetta solo una rivincita
Prega per quello che gli è successo e che lo segna
se poi n'è valsa la pena solo il tempo glielo insegna

Con la mente non accetta ripartita
Perché adesso è consapevole perciò scrive a matita
Cita cosa sarebbe stato in altra vita,

trasmette il suo dolore col tremore delle dita
Non si macchierà le mani ma ha una macchia sopra il cuore
Per il male che c'ha dentro e ma non lo dice a parole

lo scrive, perché lo sa che è solo in questo mondo
Se non lasci il segno nessuno ricorda in fondo
The world is yours però nessuno ci crede

e se si siede e guarda in cielo neanche lui sa cosa vede
e perde il vero senso di quello che senza fai fatica
mentre pensa, mente immersa immensamente alla salita

Perciò
se ogni passo lo avvicina alla sua meta
ha fatto tanti passi e adesso corre come un atleta

Con un tocco dalla testa, poi alla bocca
scivola tra le sue braccia ogni paura che lo sfiora
Non demorde nel raccontare una storia

l'ha già vissuta e adesso la imprime nella memoria

[RIT]


L'altra parte di me,
quella che tralasciando tutto ricorda perché scrive

ciò che butto via, tra l'ipocrisia
dell'altro io che piange il lutto
dei miei ricordi frutto di una fantasia



Poche parole del suo soliloquio Sintetizzano

il colloquio tra l'equo e sintetico sintomo d'odio
Le riporta con la prima persona
rivolte a l'unica donna che in ogni sogno lo consola

C'è chi dice ciò che pensa perché non può farne a meno
e c'è chi tace e a ogni pensiero mette un freno
è solo che i ragionamenti mescolati ai sentimenti

fondono le sensazioni ma non puoi fare altrimenti
Vorrei dirti mille cose
e scriverti del mio passato parafrasandolo in queste strofe

Questa notte la mia dose è la tristezza
e lascia dietro alle mie spalle un muro di cartapesta
Dietro il peso della psiche per magia

mi risveglio ogni mattina cambiando calligrafia
Alla follia !
mi stai portando e dentro logorando

mentre affogo nel mio mare e non vedo per la foschia
La vita è mia non ti passerò il timone,
il timore mi tiene vigile perciò adesso vai via

Cosa vuoi che sia ?! siamo due puntini
e mentre io sprofondo tu ti libri in volo lasciandomi la tua scia
Come è che suona il rumore di chi ti lascia

se ti abbraccia sta per piangere glielo si legge in faccia
Sei sempre stata tu e nient'altro
non ho voce per spiegartelo, mi aspetto almeno che legga il messaggio


[RIT]


L'altra parte di me,
quella che tralasciando tutto ricorda perché scrive
ciò che butto via, tra l'ipocrisia

dell'altro io che piange il lutto
dei miei ricordi frutto di una fantasia