Mi sono perso, un'altra volta in questo mare
ho dato tutto, dimmi allora cosa dovrei dare
sono nell'isola dispersa, la speranza s'è persa

nell'isola dispersa, sperando la partenza
ma la cosa che conforta è che la calma
calma la mia mente e la conforta

sono solo, sento solo, il suono, delle onde
parlo con lei, la coscienza ma lei, non mi risponde
(e allora?!) il canto la costringe alla parola

quando la voglia di parlare la divora
intanto la sirena, mi degna delle sue attenzioni
con il canto, ho scordato, le mie condizioni

quando la tristezza e la bellezza della melodia
seguono di pari passo, il mio stato d'animo
e portano via, il ricordo di chi sono

è troppo bello per ricordare dove sono!

Rit.

Vado più affondo, annego sorridendo
sempre più sotto, fino a toccarne il fondo
libero la mente da ogni mio pensiero

questo è il canto che sommerge ogni veliero

Con quel canto, che risposo, con quelle tonalità

che do vivacità al mio circolo vizioso
tu canta, che m'incanto e d'incanto
non esiste nessun'altro, mi ricordo di vivere ogni tanto

e intanto, io cambio con l'andare degli anni
il passato è alle spalle, il futuro l'ho davanti
e il canto, che come sottofondo

illumina il cammino, in un vicolo del mondo
e mi è dolce naufragare in questo mare come leopardi
guardo avanti fatti guardare, ma sappi

non ti sento, allora canta, se più in là, non ti vedo
ma vado più in profondità e ti vedo
e muoio col sorriso sulle labbra

sulla bara, c'è l'ultima frase su un foglio di carta
sono le parole più sincere (più sincere)
lascio questo mondo col canto delle sirene!


Rit.
Vado più affondo, annego sorridendo

sempre più sotto, fino a toccarne il fondo
libero la mente da ogni mio pensiero
questo è il canto che sommerge ogni veliero!