E' morto qui, a Favara. Via Napoli, tra le vie 4 novembre e dei Mille. Colpi di pistola, un revolver, almeno 5, alla testa, l'ultimo in bocca. Calogero Palumbo Piccionello, 67 anni di eta', e' stato $$#assinato nel suo paese. E lo ha ucciso un compaesano. Antonino Baio, 72 anni, avrebbe atteso Palumbo Piccionello appena fuori il suo ufficio, e gli avrebbe sparato a bruciapelo, sorprendendolo a camminare verso l'automobile. Poi, lui, Antonino Baio, imprenditore e fratello di Lorenzo, condannato per l' omicidio dell'elettricista Vincenzo Pletto, si e' presentato alla Tenenza dei Carabinieri, in Via dei Mille : " sono stato io, ho ucciso Lillo Palumbo Piccionello, per contrasti economici, il morto e' in via Napoli". Calogero Palumbo Piccionello e' stato il re delle sale giochi e dei centri scommesse nell'agrigentino. Video poker, slot machine e tanto altro divertimento non solo a Favara ma ovunque. Ad esempio, a San Leone, la Aster Games, al piazzale Giglia, e' tra le prime della provincia, ed e' gestita dalla famiglia Palumbo Piccionello tramite il figlio della vittima, Giuseppe. Il 28 giugno del 2011 sono stati sparati due colpi d'arma da fuoco contro la vetrina della sala giochi Aster. Tra le pagine dell' inchiesta antimafia "Nuova Cupola", che il 26 giugno scorso ha azzerato l'emergente mandamento mafioso di Agrigento, e' emerso il presunto movente dei due colpi : il racket delle estorsioni. Antonino Baio e' stato arrestato dai Carabinieri e interrogato dal sostituto procuratore di turno, Salvatore Vella. Eccolo tra i militari...