Stamattina
quando t'ho svegliata
stavi dormendo nel calore delle piume

daduta come una vittima sul letto sfatto
pupille immobili come stelle cadenti
come perle rubate all'elsa di una spada lucente

un profumo di lavanda di pompelmo e d'angoscia
spruzzato nel respiro lento
e senza voglia di arrendersi al giorno

una fior di frumento il tuo corpo alto
velluto in curve forme drappeggiato
dalla sensuale vaniglia del giallo solare


Stamattina
quando ti sei sbarazzata

dai rami di fiore neri dei tuoi sogni
c'era il tuo corpo fiero come un raggio di sole
sulle pareti mute della stanza vuota

c'erano le dita incrociate del sonno
come dieci lastri di ghiaccio
sulle vette innevate del tuo viso bello di marmo lunare

fiero e puro come un filo grigio d'acciaio
e c'erano i tuoi occhi accesi come due fuochi gemelli
che splendevano nell'ombra selvaggia

di un cielo freddo d'inverno

Stamattina

quando ti sei svegliata
a sentire nell'uguale mattino i suoni buoni del tuo nome
un'occhiata di luna nell'occhi gonfi socchiusi

pian piano ti sei sollevata dal morbido divano dei tuoi sogni
e le meravigliose lingue scintillanti dell'acqua pulita
delle curve languenti dalla tua pelle nuda

erano nel vuoto ombroso dell'infinita distesa
un messaggio guerriero et orgoglioso
una fiorente montagna un arcobaleno risonante

annunciando un mondo antico e nuovo
come la squisita belleza del tuo corpo splendoroso