Io che scrivo sopra il foglio come ogni notte
come tutte le volte che qualcosa è andato storto
imprimo le botte date all'orgoglio mentre guardo l'orologio

fumo nervoso come chi aspetta ad un incrocio

da bambino non dormivo se l'indomani andavo in gita,

preoccupato che pensavo a come sarebbe andata.
Adesso non penso neanche al secondo successivo
per questo quando guido scelgo a caso ad ogni bivio


e il bambino l'ho scordato nella borsa dei giocattoli,
corsaostacoli, si è ritrovato uomo fra i semafori,

ma coi sogni sono andato un po' più in là della realtà
vorrei volare sulle strade e la fretta della città.


Ne ho visti troppi scegliere, obbligati a stare male,
partire a mille e poi tornare, lo sposo, il militare.
Tutti rigidi negli schemi generazionali

progetti rivoluzionari: stesso bar, gli stessi amari!

RIT:

Non ti dirò com'è che voglio vivere,
il problema è che non so nemmeno io,
ma la vita in fondo non è facile

e non so scegliere. X2

Si voleva fare tutti l'astronauta, ora chiusi

in una casa internauta, guerrieri con l'autan!
E ho scoperto che crescendo diventiamo piccoli
e che agli occhi dei bambini siamo buffi e ridicoli,


rimpicciolendoci man mano a forza di divieti,
ma era una religione pure credere allo yeti!

E forse era meglio sporcarsi i vestiti
che imbruttire dentro restando puliti.


Ci mettono di fronte a delle strade da scegliere
cartelli scritti male sin da quando non sai leggere.
Lexotan e ignoranza popolare fanno un despota

fanno a guerra con gli studi, noi con libri come scudi.

E lo so che non lo so ma che farò domani?

non lo so ma se potrò sarà con le mie mani
saremo superuomini non quelli su For Men
e firmeremo con la X perchè saremo X-men


RIT


Ho ancora quel bambino nascosto dentro a quest'uomo
senza lui sarei uno zero, dalla biro fino al suono
e come lui io non mi piego son stanco ma resisto

per tanto costruisco dei mondi come il lego

non nego i sogni li ho persi crescendo l'ego,

e tante parole buttate al vento aspettando l'eco
c'è ancora la forza quella dopo le cadute
dalla bici, dagli amici, dalle verità fottute


ma resto qua tra i dischi fischi misti ai rischi
moltiplicando distici su beat stilistici

non ti dirò com'è che voglio vivere, è impossibile
riduttivo dire scrivere, superbo incidere


Non sarà un velo a coprire le stelle che fanno il cielo
non sarà vero che a far sparire il mare basta un telo
non credo che per lenire il male basti un credo

ma spero che le luci del pensiero vincano il nero.

RIT.