oracolo del mare
dimmi cosa devo fare
sono solo giulio cesare

in una notte di calende amare...

non darmi tempo, fammi reagire

stanno arrivando calende nuove
chi deve scrivere scriva pure:
c'è tanto poco da raccontare...


e non c'è tempo per la vendetta
devo cantare la mia canzone

tutti i miei schiavi mi hanno abbandonato
che li ho trattati troppo bene...


stasera un figlio, un purificatore
sta alzando il pugno per pugnalare
è scritto su ogni muro di roma

la storia che non si può cancellare...

se ti ho deluso c'era una ragione

una ragione ad ogni distruzione
ho vinto popoli di là dai monti
ed al mio popolo ho dato un nome...


ma è inutile mettere sbarre
è inutile chiudere porte:

sarà il mio popolo
che mi darà la morte...


figlio mio
possa perdonarti un dio...
possa perdonarti

come ora ti perdono io...

figlio mio

possa perdonarti un dio...
possa perdonarti
come ora ti perdono io...


figlio mio
possa perdonarti dio...

possa perdonarti
come ora ti perdono io...