Se esco per 5 minuti, o per 5 anni / che differenza fa, in queste estati di provincia?
E dove andrai ci sarò anch'io, e dove andrò ci sarai tu amico mio.

Gira per la statale, prendi la !@(^onale, andiamo a trovare Vale.
E cerchiamo di risolverla, questa notte "moskovita", volesse dire batterla
a tequila e margarita dentro un bar senza via d'uscita.

Perché l'estate non va finche non va! E la Romagna è come un'isola a metà
tra Rimini e l'Havana, nostalgica al sapore di Albana questa settimana.
Non Faccio altro che chiedermi di lei, (di me?..si di te)

Io che avrei voluto qualchecosa di diverso...

E NON ESISTE PROVINCIA SE NON QUELLA MENTALE

DOVE TI PUOI LAMENTARE SE VA MALE.
E RIPENSO A CHE SAREI OGGI, SE NON TI AVESSI
POTUTO INCONTRARE, MA CONTINUO A GUIDARE.

E SIAMO Più VICINI AL MARE, STIAMO PER AFFONDARE /
DUKI NON MOLLA LA BARISTA DEL LOCALE
ED è COME IL '96, MA NON SI FANNO Più 100 KM PER UN DJ.

E LEI? IN QUESTO MOMENTO LEI, STA PARLANDO A LUI DI ME.
IN QUESTO MOMENTO IO, STO PARLANDO A LEI DI TE.


NON HO MAI DETTO DI SAPERE FARE TUTTO,
NON HO MAI DETTO PROPRIO DI VOLERTI DEL TUTTO.
MA LA CONOSCI TU QUEST'ARIA DI CICALA.

CANAPA E ZANZARA. DANNATA "DULCAMARA"
SE CI FACCIAMO STRADA A COLPI DI LUPARA è perché
TU POSSA UDIRMI QUANDO SEI FUORI CASA

SE PERCORRIAMO UN'ALTRA VOLTA QUESTA STRADA
E' PER FUGGIRE IL SONNO E FARE UN'ALTRA CAZZATA.


Ma che cosa, dimmi, che cosa, che cosa è mai cambiato?
Ci ho provato ma non me ne sono mai andato e
Il risultato è che comunque no, io non t'ho visto più

Anche se siamo gli stesso dal naso in su.
E ti sei dimenticata del vento e del nostro stesso accento,
del freddo sul pavimento al mattino presto.

Delle nostre canzoni preferite, delle parole a dinamite.
Delle mie mani, della mia sinusite.
E quest'estate di provincia, muore e non ricomincia.


Ed è proprio quando sono in mezzo al mondo,
proprio quando mi confondo, tra le risate di una sera

che mi ricordo di noi.
Di quelle notti fredde al mare, sostare su una scogliera
A dissimulare su ogni sicumera, a ripararci dalla bufera.

E' in quel preciso, frammento di tempo che sento
Il vuoto più profondo e l'eco stridente del tempo che fu.
E piangermi il petto e stringermi lo stomaco fino a non

respirare più, basta una pacca di un amico sulla
schiena e torno su, su, su.