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AMIR lyrics : "5 Del Mattino"

(intro)
questa e' una storia vera..e' la mia storia...


Stanno toccando le mie cose non posso farci niente sto in piedi con le mani in
testa fermo in un angolo mia madre piange mio padre e' li' vicino quando guardo
l'orologio cinque del mattino il mio destino diventa un $$#assino e mandandomi

affanculo si sdraia sul mio cuscino partono minacce intimidazioni il commissario
va da mio padre e inizia a fare nomi descrive situazioni di chili e milioni a
una qualsiasi risposta gli girano i coglioni io non so cosa fare tremo impaurito

mentre ho davanti un tipo che mi tiene sottotiro un altro apre un cassetto
prende le mie foto sfoglia la mia vita come fosse un gioco ridono e scherzano
niente di nuovo no mia mamma distrutta e loro non si commuovono provocano mio

padre Elsayed Issaa per farlo agitare gli danno del terrorista tanto lo sappiamo
che nascondi delle armi mio padre che non cede non vuole accontentarli e magari
io potessi accoltellarli farei un favore al mondo uccidendo sti !@$(i gia' da

bambino mi stavate sul cazzo e se ho vissuto nella merda e' solo voi che
ringrazio.


(ritornello)
cinque del mattino bussano alla porta la luce che si accende e l'orologio che si
blocca cinque del mattino sfondano la porta la musica si stoppa mi tappano la

bocca cinque del mattino bussano alla porta e' fuoco che mi scotta e non e' la
prima volta cinque del mattino sfondano la porta e da quella prima volta una
strada si e' interrotta


Li prendono con forza li portano fuori mia mamma sta svenendo e non dimentico i
dolori bruciore dentro al petto cade il mio rispetto io sempre piu' legittimato

a premere un grilletto mi ritrovo da solo alle sette del mattino io e il mio
cuore da bambino in mezzo a tutto sto casino quello che posso fare e' chiamare
mio cognato "appizza tutto al prato nel furgone abbandonato" e' la solita

routine riinizia la trafila io in fila e via la sfiga a botte di gin in mezzo a
una strada senza neanche una casa fumando tutto il giorno uccidendo ogni
giornata e i miei amici non sapevano un cazzo e io "tutto apposto" per non

sentirmi in imbarazzo ferita aperta che non si rimargina quello che ho visto io
la gente neanche lo immagina giorni in cui l'aria qui pesava tonnellate ho
parlato con la fame e non sono cazzate m'hai visto sempre lindo fresco e pulito

ma non mi conoscevi bene adesso lo hai capito.

(ritornello)

cinque del mattino bussano alla porta la luce che si accende e l'orologio che si
blocca cinque del mattino sfondano la porta la musica si stoppa mi tappano la
bocca cinque del mattino bussano alla porta e' fuoco che mi scotta e non e' la

prima volta cinque del mattino sfondano la porta e da quella prima volta una
strada si e' interrotta


Sono stato condannato il giorno in cui sono nato in questo stato figlio di un
immigrato rebibbia regina io c'ho quasi vissuto e le parole di chi non c'e'
stato valgono uno sputo mi parlano di una giustizia che ancora rifiuto e' un

sistema sbagliato e io lo ho conosciuto con il tuo distintivo io non ci discuto
l'odio chiama odio passo e chiudo tornate adesso ora che sono armato di parole
che vi schiacceranno come un cingolato e se dio vuole mi compro pure il tuo

commissariato quando il sole tornera' a splendere sul mio abitato.

(ritornello)

cinque del mattino bussano alla porta la luce che si accende e l'orologio che si
blocca cinque del mattino sfondano la porta la musica si stoppa mi tappano la
bocca cinque del mattino bussano alla porta e' fuoco che mi scotta e non e' la

prima volta cinque del mattino sfondano la porta e da quella prima volta una
strada si e' interrotta

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