Attirato in una ragnatela già piena,
perciò sono rimasto intrappolato ancora,
istigato a saper scegliere i più alti e giusti

in un intruglio di sentimenti.
Ormai parlo di tutto, ma la donna vende sempre
e fa intendere con sé il resto di cui si vuol parlare.


Tu, vittima dell'illusione che dal tradimento nasca passione;
com'è difficile essere Beatrice!

Godrò a leggere queste parole come a guardarti
e a sentirle ballare,
non voglio smettere di amarti,

anche se sento che sta succedendo,
perchè ti amo ancora!


Quattro gambe, una panchina e il sole che ritorna a salutar la sua stagione!
E intanto passa il tram del folle amore.
Porto al collo in tuo ricordo un nero fiocco,

avanti, torna qui a sedere!

Deve ancora finire questa settimana,

torneranno le piogge, sarà ancora sera,
la dolcezza dei tuoi occhiali spessi spessi ancora
verrà a trovarmi domani mattina.

Mi tiene vivo intanto dubbio e fantasia,
la finzione, il sacro caos della mia via.
Poi sul filo del rasoio ti fai mia...

E che piacere! E quanto ardore!
Che follia!


E poi ripassa il tram e la nostalgia...

Porto in tasca in tuo ricordo un bianco fiore,

vengo sotto casa tua!
Passeggiando, ma bussare no, mi arrendo, corro via!
In quel museo, poi su quel prato, che tortura!


Ma quel giorno tra le stelle un po' ingrigite,
non capire, una canzone per finire

la nostra settimana d'amore