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GIORGIO GABER lyrics : "La Presa Del Potere"

[parlato]: Un mastino. Un mastino nero, lucido, metallico. Un cane mastino con
un occhio solo, vitreo, in mezzo alla fronte. Una mano che schiaccia un bottone.
Dall'occhio del mastino parte un fascio di luce intensa, verdastra, elettrica...

Psss... psss... psss...

Avvolti in lucidi mantelli

guanti di pelle, sciarpa nera
hanno le facce mascherate
le scarpe a punta lucidate

sono nascosti nella sera.

Non fanno niente, stanno fermi

sono alle porte di Milano
con dei grossissimi mastini
che stan seduti ai loro piedi

e loro tengono per mano.

Han circondato la città

la stan guardando da lontano
sono imponenti e silenziosi.
Chi sono? Chi sono?

I laureati e gli studiosi.

E l'Italia giocava alle carte

e parlava di calcio nei bar
e l'Italia rideva e cantava.


Psss... psss...
Ora si muovono sicuri
coi loro volti mascherati

gli sguardi fissi, minacciosi
vengono avanti silenziosi
i passi lenti, cadenzati.


Portano strane borse nere
piene di oggetti misteriosi

e senza l'ombra di paura
stanno occupando i punti chiave
tengono in pugno la Questura.


Dagli occhi chiari dei mastini
parte una luce molto intensa

che lascia tutti ipnotizzati.
Chi sono? Chi sono?
L'intellighenzia e gli scienziati.


E l'Italia giocava alle carte
e parlava di calcio nei bar

e l'Italia rideva e cantava.

Psss... psss...

Ora lavorano più in fretta
hanno moltissimi alleati
hanno occupato anche la RAI

le grandi industrie, gli operai
anche le scuole e i sindacati.


Ora si tolgono i mantelli
son già sicuri di aver vinto
anche le maschere van giù

ormai non ne han bisogno più
son già seduti in Parlamento.


Ora si possono vedere
sono una razza superiore
sono bellissimi e hitleriani.

Chi sono? Chi sono?
Sono i tecnocrati italiani.


[parlato]: Eins zwei, eins zwei, alles kaputt!

E l'Italia giocava alle carte

e parlava di calcio nei bar...

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